giovedì 4 marzo 2010

Ora che Andy Wharol è considerato un "classico" e gli anni novanta "vintage", la cultura alta, classica, ai nostri occhi di figli degli anni ottanta in Italia sarà sempre ottenebrata dai fantasmi di bim bum bam. Rotella, Manzoni, Cattelan, Vezzoli e chi più ne ha più ne metta... lo avevano capito.  La tecnica di rappresentazione dell'immagine, sia essa digitale o televisiva, ha cambiato le nostre vite, ha cambiato il senso del bello. si è passati dall'azzurro di Giotto fatto di lapislazzuli veri alla sintesi additiva RGB. E l'Italia, calda partia del "fresco", nel panorama artistico mondiale contemporaneo affonda, aggrappandosi alle statue del Bernini, ai dipinti di Rafaello, come se fossero salvagenti. Ma il marmo è pesante e i prodotti digitali sono leggerissimi. E il Moma mette in mostra Tim Burton. Insomma i tempi sono  poroprio cambiati Non ci resta che fare l'amore in tutti i laghi.

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